SALARIO ACCESSORIO: CRITERI TRASPARENTI

Potenza -

Ancora una volta presso la Direzione Regionale Agenzia Entrate di Potenza si è approvato il salario accessorio dei dipendenti senza aver contrattato per tempo criteri oggettivi di erogazione.

Il Direttore Regionale ha gettato la maschera e volendo eludere le proprie responsabilità ha delegato a suoi funzionari la trattativa snobbando la RSU e le OO. SS. Alla faccia di tutti i bei discorsi fatti in sede di insediamento circa un anno fa. USB non molla e non demorde dalle richieste di maggiore trasparenza e correttezza nell’erogazione dei fondi accessori, a tutela e difesa di tutti i dipendenti.

La firma al suddetto accordo è stata apposta solo per far riscuotere il salario accessorio già abbondantemente in ritardo nonostante l’accordo a livello nazionale sia avvenuto nel settembre 2015 e si parla del salario accessorio del 2013. Al mancato rinnovo dei contratti e alle misere cifre che si paventano si aggiunge lo scollamento dei dirigenti delle agenzie periferiche che sono poco attenti ai problemi dei lavoratori che sono gli unici a raggiungere gli obiettivi e consentono ad una dirigenza inutile di fare cassa con una forbice sproporzionata.

Il Direttore Regionale più volte invitato a convocare la contrattazione con le OO. SS. e la RSU per stabilire gli obiettivi ed i criteri per l’erogazione del salario accessorio, ha fatto sempre orecchie da mercante ed arriva all’ultimo minuto pensando che gli accordi si chiudono sempre con un “vogliamoci bene”. Questa è stata l’ultima volta che USB con grande senso di responsabilità ha approvato il salario accessorio, ma dal prossimo anno se non saranno stabilite regole certe ci sarà un’adeguata reazione segnalando alle autorità competenti le inadempienze della dirigenza.

La nostra posizione in contrattazione è stata netta e chiara e ci auguriamo che la parte pubblica mantenga fede agli impegni assunti(invieremo a tutti i dipendenti l’intervento allegato al verbale).

USB ha stigmatizzato ancora una volta la carenza di informazione e le inadempienze dell’ufficio che fa autocertificare le presenze pure essendoci un esborso di somme per una ditta esterna che gestisce il software delle presenze/assenze. Nonostante il rilevante ritardo della contrattazione non si conoscono le somme da erogare a ciascun dipendente, ma quello che è più doloso è che il dipendente non può conoscere i criteri alla base dell’erogazione del fondo. Tale atteggiamento non è più tollerabile anche alla luce del fatto che la Basilicata è sempre una fra le ultime regioni per il raggiungimento degli obiettivi monetari. La Direzione Regionale per tempo deve stabilire criteri oggettivi e paritari per l’erogazione del salario accessorio e non costringere più i lavoratori ad accettare obtorto collo le decisioni prese dall’alto.

USB ha allegato a verbale una puntuale relazione che ha sviscerato tutti i capitoli del salario accessorio a partire dalla performance, al fondo di sede, alla produttività individuale, alle verifiche esterne ed al residuo del fondo di sede.

Premesso che il fondo è costituito da risorse dei lavoratori (Ben il 35% del fondo è alimentato con parte degli aumenti contrattuali.) e comunque trattasi di denaro pubblico, questa O.S. ritiene non condivisibile l’eccezione della privacy sollevata dall’amministrazione nei precedenti anni e chiede che copia dei prospetti sia resa nota a tutti i lavoratori i quali hanno diritto di conoscere la distribuzione delle risorse sulla base dei criteri contrattati.

 

Questa O.S., a tutela e nell’interesse dei lavoratori, ritiene di avere contribuito in modo determinante alla formazione dell’accordo sul F.P.S. 2013 e pertanto ritiene di sottoscriverlo al solo fine di consentire la corresponsione degli accessori relativi al 2013.

Infine, l’USB da anni tiene una sola ed unica linea a difesa dei lavoratori che è quella che si evince dal presente comunicato e dall’allegata nota riepilogativa degli interventi tenuti nel corso della sopra citata riunione presso la Direzione Regionale delle Entrate.

 

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