Renzi contro i lavoratori.
L'attacco del governo Renzi contro i lavoratori e l'intera classe popolare sta avendo un'accelerazione drammatica, per i contenuti degli interventi e per la modalità violenta e repressiva che viene utilizzata nel tentativo di bloccare preventivamente ogni tentativo di resistenza organizzata. Gli arresti e le restrizioni della libertà di compagni di lotta degli ultimi giorni e mesi ne evidenzia il carattere violento e autoritario de governo e delle istituzioni che ne eseguono le direttive.
Di fronte ad un attacco di queste dimensione urge una risposta forte, organizzata e di Classe.
È necessario uscire dai propri confini di appartenenza, dall'auto refenzialità, dalla supponenza dell'auto sufficienza e mettersi al servizio del ' intera Classe popolare alla quale tutti noi diciamo di fare riferimento e trovare strategie efficaci non solo di difesa, ma è soprattutto di attacco e riappropriazione di quei diritti per tutti che vogliamo e dobbiamo strappare ad ogni costo.
Le pur legittime e giuste lotte parziali in atto, anche se vittoriose su specifiche vertenze, rischiano, anzi hanno la certezza di essere annullate nel giro di poche ore dagli interventi che quotidianamente vengono imposti dal governo in nome della "loro" Europa. Vedi Jobs Act, decreto Lupi e repressione preventiva.
Lo Sciopero Generale deve avere necessariamente le caratteristiche di essere sentito e costruito da tutti, lavoratori e non, sindacati e movimenti in primis primis.
Le capacità e gli strumenti ci sono, si tratta di capire se esiste una volontà per costruire una riposta di Classe potente che non escluda nessuno. Qui è ora.
Se non saremo capaci di fare questo rischiamo non di perdere una battaglia, ma di segnare il passo rispetto a tutte quelle lotte, nei territori e nelle vertenze nazionali che in questi anni hanno provato generosamente con impegno, anche riuscendo in alcuni casi ad opporsi allo stato di cose esistente.
E se succederà questo, tutti ce ne dovremo assumere la responsabilità.