9 novembre: Sciopero Generale

Manifestazione Regionale a Potenza in Via Anzio c/o Regione alle ore 9,30

Potenza -

“Tanto rumore per nulla !”

 

 

Le modifiche al protocollo sul welfare non sono altro che un’operazione   di maquillage per nascondere la vera sconfitta  nelle urne dal NO dei lavoratori attivi, e soprattutto dai moltissimi lavoratori che seguendo la nostra indicazione hanno deciso di disertare l’imbroglio del referendum e di bocciare un accordo sicuramente  peggiorativo:   

-          60% come limite auspicabile nel rapporto fra ultimo stipendio e prima pensione rappresenta per i giovani l’anticamera della povertà in età matura

-          In materia di lavori usuranti, togliere il tetto dei 5000 aventi diritto è pura e semplice demagogia, perché se non si aumentano i fondi disponibili non potrà comunque variare il numero dei beneficiari. La definizione delle quattro finestre per chi raggiunge i 40 anni di contribuiti comporta poi un risparmio per l’INPS, che pagherà in ritardo le prestazioni pensionistiche.

-          Per quanto riguarda il precariato Governo e sindacati cianciano da anni della necessità di eliminarlo, ed ora si accapigliano su quanto potranno durare i rinnovi per i tempi determinati dopo i 36 mesi, senza toccare co.co.pro, lsu ed interinali, che rappresentano la parte più consistente dei contratti precari.

 

Queste modifiche, che in realtà confermano l’impianto dell’accordo, sono ininfluenti e servono solo al teatrino della politica.Ma la partita non è certo chiusa: interamente confermate le ragioni dello SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE il 9 NOVEMBRE con MANIFESTAZIONE REGIONALE a POTENZA contro il precariato, per la difesa ed il rilancio del sistema previdenziale pubblico e dello stato sociale, l’aggancio delle pensioni alle dinamiche inflattive e retributive, per rinnovi contrattuali veri, per il diritto al reddito, contro la guerra e per il taglio drastico delle spese militari.