Potenza dissesti finanziari Enti Locali
Le questioni legate alla stabilità della finanza pubblica passano inevitabilmente anche attraverso l’operato delle regioni e degli enti locali. E’ proprio su questo ultimo aspetto, quello dell’attività degli Enti locali, che vogliamo porre l’attenzione per evitare che i disastri di questo ultimo quindicennio (guarda caso dal momento in cui hanno abolito il controllo preventivo sugli atti) ricadano sui lavoratori e sui cittadini. Un esempio per tutti può essere quello che occupa le cronache di questi giorni; il caso del Comune di Potenza. Bene ha fatto la Regione a mostrare la sua disponibilità, anche se le stesse finanze regionali rientrano nel più ampio calderone della finanza pubblica, a contribuire al risanamento delle casse disastrate del Capoluogo ma, in questo caso ci permettiamo di suggerire una condizione preliminare; a patto che si proceda a una analisi molecolare delle cause che hanno determinato il disastro economico-finanziario e che si individuino i responsabili, al fine di evitare altri analoghi episodi che pure sono sotto gli occhi di tutti. E’ noto infatti, che negli ultimi anni si è proceduto con molta leggerezza, per non dire altro, nell’affidamento di servizi e nella realizzazione di opere pubbliche, in molti casi inutili ed elefantiache per non parlare delle spese di rappresentanza, parco macchine ed incarichi esterni. In questo ampio quadro, anche in virtù della proficua disponibilità di interlocuzione dimostrata da alcuni Organi periferici dello Stato, invitiamo gli Enti preposti ad avviare un capillare censimento Comune per Comune per individuare le opere pubbliche appaltate, lo stato di realizzazione, i costi iniziali e finali, i tempi di realizzazione e gli eventuali ritardi nella consegna delle opere, al fine di favorire un’analisi complessiva sullo stato degli enti locali della provincia, sui metodi di amministrazione sui rischi che le comunità corrono. Una regione ad alto rischio spopolamento e desertificazione non può permettersi altri casi Potenza, che pure non mancano, perché l’equilibrio sociale già precario potrebbe prendere una piega dagli esiti imprevisti. I casi di pre-dissesto o dissesto iniziano ad essere molto frequenti e l’arroganza di molti amministratori arriva a non erogare somme di denaro spettanti ai dipendenti senza rispondere alle richieste del Sindacato. Usb non abbandonerà il campo e non lascerà soli i cittadini e i lavoratori, questi ultimi già abbondantemente provati dalla crisi e dal blocco dei contratti che ormai dura da molti anni. La pubblica Amministrazione non può essere considerata un comparto irriformabile e da condannare a priori, in fatti molte delle problematiche non sono ascrivibili ai soli funzionari, alle politiche scellerate attuate da non pochi amministratori, le cui cause, vedi Potenza, non possono ricadere sul dipendenti che svolgono il proprio dovere. Un'altra tegola sta per abbattersi sui lavoratori degli Enti Locali, come già avevamo previsto, ed è quella relativa agli esuberi di personale nelle Province, in molti casi dovuti all’eccessivo indebitamento prodotto dalle stesse.
Ma su questo peculiare aspetto torneremo a breve con un altro intervento.
Potenza 11.11.2014 IL COORDINATORE REGIONALE
Francesco Castelgrande