LA REGIONE BASILICATA INVASA DAGLI EXTRATERRESTRI DELLA FP CGIL POTENZA
La questione morale nella CGIL Basilicata
L’esempio è “chi o ciò che costituisce un caso significativo rispetto a una categoria morale e in quanto tale è proposto come modello da imitare o da evitare”. Roberta Laurino: esempio da imitare o da evitare?
L’uscente segretaria generale Fp Cgil della provincia di Potenza ha esercitato, nella città di Potenza, la sua carica sindacale in distacco dal Comune di Potenza. Il contratto collettivo stabilisce forme di tutela a garanzia dei dipendenti atte ad impedire un eventuale trasferimento(inteso come ritorsione) del dipendente che rientra in servizio nell’Ente di originaria appartenenza. La norma riconosce il diritto in capo al dirigente sindacale di essere trasferito, con precedenza rispetto agli altri richiedenti, in un qualsiasi Ente posto nel Comune in cui ha svolto l’incarico sindacale durante l’ultimo anno. La previsione contrattuale è volta ad evitare di sradicare il dirigente sindacale dal proprio contesto territoriale, quando abbia esercitato il suo incarico in un territorio comunale diverso da quello dell’Ente di originaria appartenenza.
Queste prerogative sindacali, in violazione dei presupposti contrattuali, vengono trasformate in un privilegio che consente alla dirigente sindacale di traferirsi ovunque meglio le aggradi, anche nell’ambito dello stesso comune in cui era in servizio prima del distacco sindacale e nello stesso comune in cui ha svolto la rappresentanza sindacale. Forse questa dirigente in quanto dipendente del Comune di Potenza è una extraterrestre! La dirigente sindacale avrebbe la mobilità non già secondo le procedure ordinarie e con pari diritti rispetto agli altri dipendenti del Comune di Potenza, ma sfruttando in maniera distorta le prerogative sindacali, ha ottenuto la mobilità in uscita con procedura prioritaria rispetto agli altri lavoratori. Bell’ esempio!
Ormai siamo alla farsa, infatti il Comune di Potenza, con Delibera di Giunta n. 204 del 11/10/2018, ha ubbidito alla richiesta di mobilità della Dott.ssa Laurino, pur sapendo che questa sua cittadina ha svolto le sue funzioni sindacali non solo nel territorio dello stesso comune ma anche in rappresentanza dei dipendenti del Comune di Potenza, sottoscrivendo accordi. Il Comune di Potenza evidentemente è in condizione di extraterritorialità dal suo stesso territorio, unica condizione questa che potrebbe consentire alla Dott.ssa Laurino di traferirsi, in mobilità in ingresso, nel territorio di Potenza e precisamente nella Regione Basilicata. Intendiamo indicare a tutti lavoratori della P.A. questo esempio, lasciando a loro giudicare se trattasi di buono o cattivo esempio. Nessun dirigente sindacale può sottostarsi a tale giudizio senza delegittimare se stesso.
La neoeletta segretaria generale della provincia di Potenza FP CIGL, in quanto proveniente dall’ufficio legale dello stesso Comune, crediamo che non sia una altra extraterrestre e speriamo voglia prendere posizione in merito.
Noi crediamo che qualsiasi ruolo sindacale per essere un buon esempio non debba mortificare i diritti dei lavoratori a beceri interessi personali della dirigenza sindacale che invece deve distinguersi per correttezza, responsabilità e trasparenza, prima durante e dopo l’esercizio di qualunque incarico sindacale. Simili esempi delegittimano tutto il Sindacato trasformandolo in sindacatocrazia dove si nascondono e perseguono i privilegi della classe dirigente dietro la falsa rappresentanza dei diritti dei lavoratori, che in realtà vengono sacrificati nell’esercizio della captatio benevolenziae di un sistema di potere partitocratico in cui i privilegi di pochi eletti vengono mortificati a discapito dei diritti di tutti gli altri. In questo modo tanti soccombono a favore di così pochi.
L’Unione Sindacale di Base si dissocia da tale sindacatocrazia perché tutti i suoi dirigenti sindacali non hanno mai esercitato simili privilegi e perchè ogni iscritto, ogni lavoratore ha pari dignità di coloro che li rappresentano.
L’Unione Sindacale di Base si riporta alla geografia e alla toponomastica di Potenza. Per tutti coloro che avessero perso l’orientamento, la sede della Regione Basilicata si trova a Potenza in Via Francesco Verrastro mentre il Comune di Potenza si trova sempre a Potenza in Piazza Matteotti.
L’Ufficio Risorse Umane della Regione Basilicata è consapevole di trovarsi nel territorio del Comune di Potenza? Qual’è il fabbisogno che dovrà colmare la Dott.ssa Laurino? Quali sono gli atti di programmazione sottesi alla mobilità in ingresso? Basterà anche questa volta che la diretta interessata si rechi a Potenza in Via Verrastro per presentare l’ennesima istanza/richiesta di assunzione per essere assunta? Basterà l’ennesimo parere legale pro veritate, puntualmente di parte? Questa volta la diretta interessata vorrà macchiarsi anche dell’onta di attraversare e scavalcare i lavoratori in perenne presidio innanzi alla sede regionale, mortificando quegli stessi diritti di coloro che avrebbe dovuto tutelare, a favore del suo privilegio?
Denunciamo il maldestro tentativo di utilizzare una prerogativa sindacale per trasferire un dirigente sindacale come un atto dovuto e prioritario rispetto alle legittime aspettative dei tanti lavoratori precari, di tanti dipendenti regionali(ancora in attesa di progressioni verticali) e dei tanti in attesa di un pubblico concorso da parte della Regione Basilicata per coprire eventuali vacanze. La Giunta del Comune di Potenza ha fatto salve, almeno quelle, le prerogative della Regione riconoscendo, perciò, che alla priorità in uscita non corrisponde alcuna priorità e obbligo in ingresso nell’Ente regionale a favore della dirigente sindacale.
L’Unione Sindacale di Base diffida la Regione Basilicata dall’assumere atti palesemente illegittimi e deplorevoli, riservandosi in caso contrario di porre ogni utile azione nelle sedi competenti.