I PRECARI DELLA REGIONE BASILICATA RISCHIANO IL LAVORO!

LA regione Basilicata privatizza il lavoro pubblico.

Potenza -

La questione dell’assistenza POR Basilicata non può trovare la definizione scelta dalla Regione Basilicata, che, con un bando, affida a soggetti esterni l’intera partita con il concreto rischio di mettere fuori gioco i lavoratori fin qui impiegati. Infatti le risorse umane hanno fornito un contributo, a vari livelli di competenza, a codesta Amministrazione per un arco temporale che si attesta su circa tre programmazioni comunitarie (2000-2006, 2007-2013, 2014-2020). Sono lavoratori che nel tempo si sono specializzati su temi molto complicati e che riguardano i fondi comunitari e le loro regole complesse. Nonostante il livello di precarietà che ha contraddistinto la loro storia professionale, costoro hanno arrecato benefici importanti all’attuazione di questi fondi, arricchendo il patrimonio di saperi di un’Amministrazione pubblica. Molte Regioni si sono mosse nella costruzione di un Ente “in house” e al loro interno, messo a valore quel capitale di competenze costruito nel tempo all’interno dell’Amministrazione pubblica. La scelta di “esternalizzare” un servizio cosi delicato e prezioso attraverso un dispositivo di bando di gara è assai discutibile politicamente, amministrativamente e sindacalmente. Dal punto di vista politico-amministrativo, costituisce una debolezza GRAVE dell’Amministrazione, in quanto la condanna alla dipendenza da enti profit che non avranno alcun beneficio a far crescere l’amministrazione nel suo insieme, poiché la loro forza (di competenze ed expertice) è direttamente correlata alla debolezza delle competenze dell’amministrazione, che invece già possiede al suo interno competenze, esperienze e professionalità altamente qualificate. Non è casuale che la Commissione Europea si sia sempre preoccupata di capire quante e quali competenze vi fossero dentro le amministrazioni che governano le risorse dei fondi UE. E non è neanche un caso che chi fa assistenza tecnica da esterno non prevede alcuna forma di internalizzazione delle competenze.

Dal punto di vista sindacale, la questione è ancor più grave poiché, dopo un processo di fidelizzazione di queste persone all’amministrazione, e dopo una lunga storia di precariato nelle sue forme più atipiche, ci si libera delle stesse secondo una delle più becere formule (ben conosciute nelle fabbriche metalmeccaniche).

Alla luce di quanto esposto pertanto si chiede di non perseguire la strada dell’esternalizzazione e di provvedere a stabilizzare i lavoratori impegnati per tutto questo lungo periodo nell’assistenza tecnica  POR Basilicata.

USB è a sostegno dei precari e per la stabilizzazione.