Adele: donna eroina a Potenza
Mentre tutti parlavamo ieri Adele ci ha sbattuto in faccia la condizione estrema della lavoratrice, della donna e della madre stritolata da una politica colpevole e pilatesca.
Adele la ricordiamo tutti nelle lotte per tornare al lavoro dopo la chiusura del ponte attrezzato e per i tagli che per evitare il dissesto il comune ha effettuato.
Peccato che gli unici a pagare siano stati i lavoratori: oltre 100 persone che hanno perso il lavoro o si sono visti ridurre le ore già parziali del 40% o assunti, come nel caso di Adele, dalle agenzie di somministrazione lavoro senza alcuna nuova definizione di gara di appalto per il vecchio servizio o auspicabilmente l’assunzione nell’organico Trotta come addetti alla pulizia.
Spero qualcuno ricordi la denuncia del nostro sindacato sull’appalto CONSIP che interessava il servizio di pulizia e della sorveglianza degli immobile comunali e degli impianti sportivi: un costo di circa 4 milioni a fronte dei 1.300.000 euro di spesa per tutto il personale , la nostra richiesta di risoluzione contrattuale per onerosità dello stesso e mantenimento di tutti i servizi con tutti i dipendenti alle stesse condizioni lavorative.
Oggi lo scandalo CONSIP è sotto gli occhi di tutti: per ora si parla di bustarelle, favoritismi e rapporti deviati, ma è la stessa scelta della centrale unica di acquisti, contrabbandata come fonte di risparmi per la Pubblica Amministrazione, a nascere invece come risposta agli appetiti più o meno criminali che l’approvvigionamento di materiale e servizi ha prodotto davanti ad una scelta di esternalizzazione che non si sa fino a che punto sia stata decisa in autonomia e scevra anch’essa da indebite pressioni.
Per tornare a noi: l’amministrazione non ha mai avuto il coraggio neanche di chiedere un parere alla corte dei Conti per verificare la fattibilità della rescissione contrattuale, ha tagliato i servizi, lasciando inalterati proporzionalmente i margini di guadagno della Romeo & Company, i lavoratori sono alla disperazione e per qualcuno di loro si prepara, come per gli ex lavoratori del ponte Attrezzato, un ulteriore calvario con l’agenzia interinale per il servizio di spazzamento cittadino in attesa di una gara d’appalto dopo la decisione di esternalizzazione dello stesso. Un ulteriore decisione volta allo svuotamento di contenuto delle funzioni dell’ACTA, unica soluzione invece, per noi , ad una gestione generale ed economica dei servizi.